Soffrono spesso di forti conflitti tra l'esigenza di autonomia ed autoaffermazione e il bisogno, per lo più consapevole, di accettazione da parte della famiglia d'origine, che ancora oggi, in molti casi, ripropone ruoli tradizionali.
Vivono il conflitto, con la famiglia propria o con il desiderio di costituirla, tra il ruolo materno ed il bisogno di realizzazione personale, con disconferme dell'autostima.
Vivono talora il vuoto esistenziale dell'esaurirsi della loro funzione materna e/o sociale.
I figli escono dalla famiglia, si è raggiunta l'età della pensione, a volte si deve affrontare una separazione o un divorzio.
Ne deriva spesso un sentimento di solitudine ed uno stato depressivo più o meno grave.
È un fenomeno sempre più diffuso nella società moderna e si manifesta in comportamenti gravi ed autolesivi come la violenza individuale o di gruppo, gare spericolate, bullismo, dispersione scolastica o con patologie come l'abuso di droghe, alcolici, l'anoressia, la bulimia, il suicidio...
Obiettivo della Dott.ssa Montella è il recupero del giovane ponendolo in primo piano con i suoi bisogni.
Ciò che appare fondamentale è la creazione di una rete in cui i giovani possano trovare assistenza, consulenza, sostegno e stimolo.
Nella nostra società emerge con estrema chiarezza la fragilità del "sistema coppia".
Il desiderio di "essere in due" non sempre va di pari passo con le difficoltà che questo comporta, da un lato, e con la facilità con cui questo legame può sciogliersi, dall'altro.
La vera sfida è quella di riuscire a guardare al proprio rapporto in tutte le sue sfaccettature, e questo è l'obiettivo a cui tendiamo.
Diventare genitori non vuol dire essere necessariamente perfetti, né dover perdere la propria identità.
Può capitare di attraversare periodi di grande stress, sofferenza e disagio in seguito alle difficoltà legate ai momenti di crisi che accompagnano la crescita dei figli.
Per questo "parlarne" e "farsi ascoltare" può essere un valido aiuto per trovare una soluzione.
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